Trento Bondone
Levico - Vetriolo

Le prove: Bologna fissa il miglior tempo

Grande entusiasmo lungo i 9,050 km del percorso della «Levico-Vetriolo Panarotta», la cronoscalata organizzata dalla Scuderia Trentina e valida come seconda prova della Coppa Italia della montagna, nonché per il Campionato triveneto. Sin dalle prove libere di stamattina il pubblico aveva preso posto negli spazi ricavati lungo il tracciato, a testimonianza che gli appassionati di questa entusiasmante disciplina non stanno certamente in calando. Anzi in molti si sono addirittura accampati ed hanno trascorso la notte in tenda pur di assistere alle spettacolari evoluzioni dei 100 piloti al via con le loro potenti auto, dalle storiche alle non omologate, dalle vetture di serie ai prototipi.
Il responso cronometrico delle prove ufficiali ha, come spesso accade, ha già suggerito importanti considerazioni. La prima, per importanza, riguarda il probabile vincitore assoluto, il siciliano di Trapani Erasmo Bologna con la sua Osella Pa 20/S, già primattore lo scorso anno ed autore della migliore prestazione della mattinata, migliorandosi nelle due manche e staccando il tempo di 4'42"91. Non forse all'altezza delle attese invece la prestazione del trentino Paolo Strenghetto e della sua Sighinolfi 3000 Bmw: 4'53"36 il suo tempo nella prima manche e addirittura 4'55"32 nella seconda frazione. Colpa anche di una macchia d'olio fuoriuscita dal motore di una vettura di gruppo A che ha penalizzato gli ultimi arrivi, costretti a calare il pedale del gas per un tratto tra i più tecnici di 400 metri. È solo pretattica o Bologna ha davvero una marcia in più? Lo stabilirà solamente la gara, che partirà alle 14.00 da località Guizza. Fatto curioso è il terzo tempo assoluto di Roberto Benelli, il fiorentino che è in gara con un prototipo "storico" e che si è permesso il lusso di lasciarsi alle spalle le più moderne vetture di Romano De Gan e di Renzo Maggiani. Di certo è che il record assoluto della competizione, stabilito nel 2000 da Franz Tschager con il tempo di 4'20"53, appare difficilmente avvicinabile.
Per i colori regionali sono arrivate le prime delusioni, proprio da due piloti attesi per il successo di categoria, vale a dire per la campionessa italiana Gabriella Pedroni, che non ha terminato la gara per la rottura del cambio della sua Ford Escort Cosworth e per il bolzanino Rudy Bicciato, che puntava senza mezzi termini al successo assoluto nel gruppo A, e che invece è stato tradito dal motore della sua Mitsubishi Lancer Evo a quattro ruote motrici.
Da segnalare poi l'ottima prestazione di Giorgio Leonardi, che con il tempo di 5'23"29 è risultato il più veloce del gruppo Challenge Salita.
Archiviate le prove si inizia a fare sul serio: alle 14 partirà infatti il primo concorrente.

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