Le interviste ai protagonisti della gara
Simone Faggioli (primo classificato): «La Trento – Bondone è la gara che ho nel cuore, che aspetto con trepidazione ogni anno per l’atmosfera che si respira, con tanti tifosi sul tracciato. È il percorso più difficile d’Europa e riuscire a vincere è sempre una grande soddisfazione, perché l’inconveniente è sempre dietro ogni curva, vista la lunghezza del tracciato. Finché potrò non mancherò. Quest’anno poi la direzione di gara e l’organizzazione hanno fatto un lavoro eccelso. Per quanto riguarda la mia prestazione, in partenza era molto caldo, ma nel primo tratto nel bosco c’era un po’ di umidità sull’asfalto e non era il caso di andare sempre al limite, cercando di gestire al meglio velocità e traiettorie. Sono rimasto lontano dal mio record, ma è una prestazione difficile da battere, perché nel 2017 c’erano tutte le condizioni ideali, dal nuovo asfalto alle temperature. Ci proverò l’anno prossimo».
Diego Degasperi (secondo classificato): «Quest’anno continuo a regalarmi delle giornate indimenticabili. Dopo aver riportato in vita la Levico-Vetriolo sono addirittura riuscito a chiudere secondo nell’assoluta alla Trento-Bondone, piazzamento che in chiave trentina avevano conquistato il leggendario Zadra e Merli. Fra l’altro fisicamente non ero in forma come in passato, ma penso di aver raccolto i frutti di tanti anni di esperienza al volante di questa vettura, che conosco alla perfezione. Il tracciato era un po’ scivoloso e in qualche occasione sono andato sottosterzo, quindi ho cercato di andare veloce senza rischiare troppo. Prima di partire ho saputo che Christian non aveva fatto una grande prestazione e quando sul traguardo ho visto il tempo di 9’33” sono rimasto in apnea fino all’arrivo di Lombardi, che sono riuscito a precedere per 6 decimi. Una piccola rivincita, visto quello che era successo ad Ascoli. Battere Faggioli è impossibile in queste condizioni e l’anno prossimo mi piacerebbe provare a gareggiare con una Norma, più agile nelle curve strette. Solo per rendermi conto e verificare le differenze con l’Osella».
Achille Lombardi (terzo classificato): «La Bondone è la cronoscalata per eccellenza, che include tutte le caratteristiche, dal veloce al lento. L’unica gara che in due giorni consente di guidare quasi 60 km. Unica in Europa. La conobbi per la prima volta nel 2007 con una Renault Clio, e poi è nato l’amore e faccio sempre di tutto per poter partecipare. Felice del terzo posto, ma pensavo di fare meglio come tempo. Le condizioni erano ottimali, ma nel tratto in ombra c’era umidità e nell’ultimo tornante ho commesso un errore: ho chiuso troppo all’interno e le gomme hanno pattinato. Me la sarei giocata meglio con Degasperi. Ma va bene così. Un grazie al team Puglia e a tutto lo staff che lavora sulla macchina».
Christian Merli (quarto classificato): «Purtroppo non è andata come volevo. Sabato nella seconda prova avevo centrato un discreto tempo, convinto di poter migliorare in gara. Giunto al traguardo, però, la temperatura del motore era alle stelle. Abbiamo cambiato la turbina ieri sera, ma il problema era più grave. Arrivare in cima a Vason è stato un calvario, nell’ultimo tratto la macchina si è spenta più volte, ma ci tenevo ad arrivare al traguardo, per il pubblico trentino e per i tanti appassionati. Purtroppo con questa macchina ho sempre un po’ di sfortuna e il turbo non riusciamo proprio a sfruttarlo, c’è sempre qualcosa che non funziona. Potevo anche venire con la Fa30, ma non disponevo dei pneumatici di mescola dura. Voltiamo pagina e ci concentriamo sul Campionato europeo».
Thomas Pedrini (quinto classificato): «È il giorno più bello della mia vita. Dall’amarezza per il ritiro dello scorso anno al Norge per questioni di temperature ad una gara esemplare. Ho passato l’ultimo anno a riguardare gli intertempi e ad analizzare la mia prestazione per cercare di migliorarmi. E ci sono riuscito. Un grazie va però agli amici che mi hanno sponsorizzato e a Silvano Pintarelli. Ero sceso dall’Osella lo scorso anno e ci sono risalito sabato, Pasquale mi ha messo a disposizione una vettura eccezionale, risolvendo i problemi di temperature dello scorso anno. Ho cercato di gestire al meglio le gomme nella prima parte per arrivare competitivo fino al traguardo e ci sono riuscito, seppure nelle ultime curve ero un po’ in crisi sull’anteriore. Entrare nei primi dieci era il mio obiettivo, ma aver concluso quinto assoluto ed essere sceso sotto i 10 minuti è una ciliegina sulla torta, qualcosa di eccezionale».
Giuseppe Ghezzi (presidente Scuderia Trentina): «La prima considerazione da presidente della Scuderia Trentina è quella di grande soddisfazione. Per noi questo fine settimana con tanti cambiamenti era importantissimo. Grazie ad uno straordinario lavoro di squadra siamo riusciti ad allestire un evento al top, migliorando ulteriormente i nostri standard. Aver effettuato soprattutto due prove in tempi ragionevoli al sabato è stato apprezzato dai piloti. E poi al resto ci ha pensato il meteo e il pubblico si è comportato bene. Un grazie a tutti. La felicità è poi doppia se parliamo della mia prestazione. Ho vinto il gruppo Gt Cup, con record, guidando bene».
Tiziano Nones: «Vista l’esperienza dello scorso anno sono contento anzitutto per aver portato al traguardo la macchina sana e salva. Vincere è poi stato super emozionante, ed aver concluso davanti a Zanolli, che ha un “piedone”, mi da un’ulteriore soddisfazione. Ho fatto una gara al limite dell’impossibile, guidando una macchina perfetta. Mi piacerebbe poterla usare più spesso, regolando assetto e dettagli, per migliorare ancora. Per il momento però prendo parte ad una gara all’anno. Vedremo. Voglio fare i complimenti a Giuseppe Ghezzi, al suo staff e al direttore di gara. È stata un’edizione della Trento – Bondone straordinaria».
Gabriella Pedroni: «L’esperimento della gara a giugno è stata una bella intuizione. Sono soddisfatta per la mia gara, la prima con la nuova vettura. Inizio un nuovo percorso per cercare di essere pronta per affrontare il campionato europeo l’anno prossimo. In prova abbiamo avuto qualche problema, ma fortunatamente siamo riusciti risolverlo. Concludere la Trento – Bondone al secondo posto di categoria, lottando come tempi con la Porsche, mi gratifica molto, considerando poi il gap di soli 7 secondi dal grande Rudi Bicciato. Abbiamo fatto un grande lavoro sulla macchina e sono convinta che ci sono ancora tanti margini di miglioramento. Nelle prossime gare lavoreremo sul motore, monitorando gli avversari per l’impegno europeo dell’anno prossimo».
Stefano Artuso: «Le prove sono state difficili, con problemi alle nuove sospensioni e una macchina rinnovata. Una serata di lavoro e fortunatamente abbiamo trovato la quadra e una nottata a rivedermi tutti i camera car. Sono soddisfatto per la prestazione e per la vittoria di gruppo. Nel primo tratto del percorso l’asfalto era molto caldo e da Vaneze le gomme sono andate un po’ in sofferenza, così ho cercato di gestirle, ma è andato tutto a meraviglia. Voglio fare i complimenti agli organizzatori, davvero una gara impeccabile in tutti i dettagli, soprattutto le prove concluse in orario ragionevole».
Rudi Bicciato: «Ho vinto il gruppo A anche quest’anno e sono particolarmente felice. Non è mai facile ripetersi, visto che anche gli anni passano. C’è più esperienza ma meno freschezza. Non sono stato veloce come gli anni scorsi, ma arrivare in cima è sempre una vittoria. La Bondone catalizza l'attenzione per tutto l’anno, bisogna sempre preparare al meglio tutti i dettagli e non è facile, ma finché potrò sarò sempre al via».
Lukas Bicciato: «Ottima prova e ottimo tempo. Ho cercato di memorizzare chilometro per chilometro ieri sera e il risultato mi ha dato ragione. La parte più difficile è dopo i sette tornanti nel tratto in ombra dove non bisogna esagerare con la velocità e allo stesso tempo cercare di non usurare troppo le gomme per l’ultimo tratto. Non nascondo che dopo le prove di sabato, al termine delle quali abbiamo avuto qualche problemino, con i meccanici siamo riusciti ad apportare interventi tecnici e la macchina ha funzionato al meglio. Sono felice, una splendida esperienza».
Antonio Lavieri (Primo assoluto storiche): «Alla mia seconda Trento – Bondone sono riuscito a centrare la vittoria assoluta. Sono felicissimo, ma soprattutto emozionato, perché per me questi sono giorni tristi e difficili per la scomparsa del mio amico Eric. Il successo è tutto per lui. Mi ha dato la forza per dare il massimo in gara».
Roberto Stanchina (vicesindaco di Trento): «Benché vissuta da copilota, è stata la mia prima Trento-Bondone su una vettura da gara. Un’emozione fortissima soprattutto con un pilota straordinario come Silvano Pintarelli. Questa manifestazione è nel dna dei trentini e in città è molto sentita, un evento motoristico unico e conosciuto in un tutta Europa. Si tratta di un bel biglietto da visita per il nostro territorio e da parte del Comune confermiamo sempre un grande impegno nel sostegno burocratico e sul campo».
Giulia Zanotelli (assessore provinciale all'agricoltura): «Una botta di vita incredibile, un’esperienza che ripeterei subito. Ringrazio il pilota Fabio Babini per avermi regalato queste emozioni. Poi i tornanti macinati in pochi secondi e il tifo del pubblico. Fantastico, chissà se un giorno parteciperò da pilota. Non mi dispiacerebbe. La Trento – Bondone è una gara storica, che identifica il nostro territorio e deve essere portata avanti con assoluta determinazione da tutte le componenti, organizzativa e istituzionale. Per quanto riguarda l’aspetto sostenibilità poi la Scuderia è sempre all’avanguardia e tutto il Trentino si ta impegnando su più fronti».